L'eredità di Visco in ventun voci di dizionario

(22 giugno 2001) Un ministro va, un altro subentra: è la democrazia, pare. Ma chi va lascia un'eredità. Anche Visco l'ha lasciata, e Tremonti ha già dichiarato che l’accetta con beneficio d’inventario. Eccolo, l'inventario, in ordine alfabetico.

Agenzie delle Entrate: la nuova organizzazione territoriale degli uffici dell'Amministrazione finanziaria, grazie alla quale gli agenti-verificatori non percepiranno più "bustarelle", bensì legali provvigioni.

Bonus: i regali portati dal fisco ai contribuenti il Natale scorso, con il varo della Finanziaria per il 2001, fonte del buco di 30 mila miliardi.

Collaboratori coordinati continuativi: il loro reddito da quest'anno è stato del tutto assimilato a quello dei dipendenti delle società, anche se percepito per cariche di amministratori e di sindaci delle stesse, anche se da soci e/o da liberi professionisti. Tremonti ha già detto che l'equiparazione verrà subito abolita.

Dit: un piccolo alleggerimento dell'imposta sul reddito dell'impresa, quando risulta che i soci la finanziano con il proprio denaro e non con quello di terzi. Probabilmente sparirà con la prossima edizione della "Tremonti-bis".

Equalizzatore: l'astruso calcolo per determinare un virtuale guadagno da capital gain, che solo il suo inventore Visco e forse i suoi amici frequentatori più assidui hanno capito.

Fisco: Uguale Visco. Era una facile assonanza, che, stranamente, si continuava a ripetere anche durante l'ultimo anno di gestione alle Finanze del ministro Del Turco.

Giungla: delle scadenze fiscali, ormai inestricabile.

H: quello che tutti i consulenti fiscali hanno ammesso di avere solo capito, dopo un pur attento studio sull'equalizzatore.

Irap: l'imposta rapina, fortemente voluta e difesa da Visco, che la Corte Costituzionale ha appena dichiarato legittima, in quanto ha ritenuto che sia corretto individuare una capacità contributiva nel fatto di pagare dipendenti e interessi passivi, cioè di avere debiti (proprio le ragioni per le quali se ne chiedeva l'incostituzionalità).

Luciano Pavarotti: il caso d'evasione del noto tenore, che ha costituito materia di litigio tra Visco e Del Turco a causa del radicale diverso modo di volerlo (o non volerlo) affrontare. Sembra ripresentarsi anche con l'arrivo di Tremonti (caso "Concerti Pavarotti & Friends").

Modello F 24: il nuovo modulo per effettuare tutti i pagamenti (tranne l'Ici), indispensabile anche per eseguire le "compensazioni orizzontali e verticali" di imposte e di contributi, conseguenti all'invenzione della nuova dichiarazione con Unico (vedi più avanti).

Non abilitati: all’intermediazione fiscale in via telematica. Difficile trovarli dopo l’abilitazione concessa anche ai soggetti non iscritti ad Albi o Collegi professionali.

Onlus: la nuova qualificazione di un ente associativo per non pagare le imposte.

Pazze: l'aggettivo qualificativo delle cartelle di pagamento inviate sotto il regime Visco.

Questionari: ancora da inviare ai contribuenti per completare l’operazione "studi di settore".

Rimborsi: per lo più relativi alle annualità 1994-1995-1996, in quanto dopo sono diminuiti drasticamente grazie all’uso delle compensazioni con Modello F 24.

Statuto (dei diritti del contribuente): il nuovo "galateo" imposto a un'amministrazione finanziaria troppo maleducata.

Telematica: il nuovo modo nel terzo millennio imposto per dialogare con il fisco, a spese però del contribuente.

Unico (740, 750, 760): la nuova edizione dell'obsoleto Modello 740, 750, 760, finito in soffitta.

Visco (legge): il rifacimento, ben più complesso, della nota "legge Tremonti" che agevolava gli utili reinvestiti. Sparirà con la nuova edizione della "Tremonti-bis".

Zero: il costo che il fisco ha sostenuto per liberare i propri archivi dalle dichiarazioni, accollandone la conservazione ai consulenti dei contribuenti come conseguenza dell'obbligo dell'uso della "telematica".